Insetti commestibili: una fonte nutrizionale alternativa di composti bioattivi

Il consumo di insetti commestibili è un'abitudine alimentare diffusa da migliaia di anni in paesi come Asia, Australia, Africa, Centro e Sud America. 

Nei Paesi Occidentali rimane oggi una pratica molto rara, ma lo scenario sta cambiando (si  veda la recente approvazione della farina di grillo dell’ EU ).

 

Le specie di insetti edibili più diffuse sono: coleotteri, bruchi; formiche, api, vespe; cavallette, locuste, libellule, termiti, mosche e scarafaggi. 

 

Questa grande varietà di specie annoverabili tra gli insetti commestibili, porta con sé un valore nutrizionale molto variabile, soggetta a grandi variazioni anche all'interno della stessa specie nonché in relazione alle diverse modalità di allevamento. Tuttavia, gli insetti commestibili sono ricchi in proteine, grassi mono e polinsaturi e fibre.

 

Sono stati riconosciuti come fonti alimentari economiche, altamente nutrienti e salutari da organizzazioni internazionali come la FAO; non si dimentichi, infatti, che gli insetti nella medicina tradizionale orientale vengono utilizzati da sempre come trattamento per gastrite, febbre, tosse, asma, artrite, reumatismi e diabete. 

 

Per le loro riconosciute proprietà farmacologiche, la ricerca scientifica si è concentrata sulle proprietà benefiche degli insetti per la salute umana e studi recenti hanno evidenziato come gli insetti commestibili forniscano composti bioattivi: composti fenolici e flavonoidi, ad azione antiossidante, antinfiammatoria, antitumorale, antimicrobica e antibatterica, regolatrice dell'insulina.

 

Questi effetti benefici sono spesso dovuti alla sinergia di diversi componenti, ma nei diversi studi è emerso il ruolo chiave del contenuto polifenolico. 

I polifenoli presenti negli insetti svolgono ruolo di pigmento e di difesa chimica. 

Gli insetti possono assorbire e accumulare selettivamente i flavonoidi nel loro corpo dallo stadio larvale attraverso la loro pianta ospite; pertanto, la loro dieta è determinante per il tipo e la quantità di polifenoli presenti. 

 

Attualmente, i composti fenolici degli insetti sono stati principalmente analizzati per la loro bioattività antiossidante; tuttavia, esercitano anche altre bioattività, come quella antinfiammatoria e antitumorale, attività antitirosinasi, antigenotossica e inibitoria della lipasi pancreatica

 

Nello studio in oggetto, i polifenoli assorbiti dagli insetti sono risultati principalmente:

  • flavonoidi, principalmente kaempferolo e quercetina
  • flavoni, come tricina e isovitexina. 

 

La maggior parte di questi composti è stata identificata nella loro forma glicosilata con glucosio, ramnosio o galattosio. 

Flavonoli e flavoni sintetizzati dalla pianta ospite vengono metabolizzati o assorbiti dall'insetto. La comprensione del profilo fenolico di un insetto può fornire indicazioni sul loro possibile utilizzo come alimenti funzionali.

 

L’attuale tendenza della ricerca scientifica si concentra infatti sulla fortificazione degli alimenti per migliorarne il valore nutrizionale correggendone le carenze di nutrienti o minerali o migliorandone le proprietà benefiche per la salute. 

La polvere di insetti può essere un ingrediente prezioso per integrare le carenze alimentari, per esempio, nei prodotti senza glutine. L'arricchimento del pane senza glutine con il 10% di polvere di grilli aumenta significativamente il valore nutritivo, con un contenuto proteico superiore di sette volte al pane di riferimento. Inoltre, l'aggiunta di polvere di grilli nel pane può portare ad un aumento del contenuto totale di composti polifenolici e quindi della capacità antiossidante.

 

Oltre ai benefici nutrizionali, l’interesse per gli insetti e gli invertebrati commestibili è guidato anche da un punto di vista ambientale ed ecologico; gli insetti rappresentano difatti un sostituto altamente sostenibile della carne e dei prodotti animali. Il loro allevamento comporta minori emissioni di gas serra, richiede meno acqua e terra, rappresenta un investimento economico inferiore rispetto al bestiame e limiterebbe la deforestazione a dispetto dei pascoli bovini. 

Non di meno, il mercato degli insetti offre mezzi di sostentamento e opportunità di sviluppo imprenditoriale per gli agricoltori nelle comunità rurali, migliorando così la qualità della vita nei paesi poveri e in via di sviluppo, con conseguenti nuove opportunità commerciali e nuove fonti di reddito. 

 

Nonostante questi aspetti favorevoli, il consumo di insetti commestibili è stato associato a vari fattori di rischio: biologici, tossicologici e allergenici. Inoltre, gli standard o i criteri che determinano le linee guida per la gestione e l'igiene sono ancora frammentari, aumentando la sfiducia dei consumatori, specialmente nei paesi occidentali dove l'entomofagia non è pienamente accettata. A livello globale, norme e regolamenti, sia a livello nazionale che internazionale, sulla produzione, lo stoccaggio e il consumo di insetti come ingredienti di alimenti/mangimi sono spesso assenti o non esaustivi. 

 

L’alto valore nutrizionale e la presenza di composti bioattivi associati alle loro indubbie proprietà ecologiche suggeriscono che gli insetti abbiano un ruolo negli alimenti sostenibili e funzionali. 

Ad oggi solo pochi studi hanno valutato i rischi biologici, chimici, allergenici e la presenza di antinutrienti. 

Va inoltre ricordato che gli insetti vengono generalmente lavorati mediante arrostimento, congelamento, estrusione e scottatura, tra gli altri metodi. 

 

Anche se questi processi non influiscono in modo significativo sul contenuto fenolico totale nei frutti e nelle piante lavorate, ad oggi, non ci sono studi sufficienti per descrivere gli effetti di tali metodi di lavorazione sugli insetti. 

Mentre le conoscenze effettive potrebbero suggerire che una lavorazione delicata può mantenere la funzionalità di questi composti, è fortemente consigliabile valutare e ottimizzare i tempi e le temperature di lavorazione. 

 

È fondamentale definire standard, criteri o linee guida per la gestione dei prodotti derivati dagli insetti. In effetti, le normative legali sono il presupposto fondamentale per il corretto sviluppo dell'allevamento di insetti e l'efficace commercializzazione di alimenti a base di insetti.

 

Link all’articolo completo https://www.mdpi.com/1420-3049/28/2/699