La dieta chetogenica per il trattamento della sindrome dell'ovaio policistico: un approfondimento completo

Recenti studi pubblicati su Food & Nutrition Research (2024) hanno evidenziato come la dieta chetogenica (KD) possa rappresentare una soluzione efficace per la gestione del peso e il miglioramento dei parametri metabolici nelle donne obese o sovrappeso affette da sindrome dell'ovaio policistico (PCOS). Questo approccio dietetico non solo promuove la perdita di peso, ma offre una serie di benefici specifici per questa condizione complessa e multifattoriale.

 

La PCOS: un problema globale con ripercussioni metaboliche e riproduttive

La sindrome dell'ovaio policistico colpisce tra il 5% e il 20% delle donne in età fertile, a seconda dei criteri diagnostici utilizzati. 

Si tratta di una condizione caratterizzata da:

- Iperandrogenismo (aumento degli ormoni maschili) che si manifesta con acne, irsutismo e alopecia androgenetica;

- Disfunzioni ovulatorie, spesso causa di infertilità;

- Alterazioni metaboliche, tra cui insulino-resistenza, obesità centrale e dislipidemia.

L’obesità è particolarmente rilevante in quanto peggiora i sintomi metabolici e riproduttivi, aumentando il rischio di complicazioni cardiovascolari e diabete di tipo 2.

 

Risultati principali della ricerca

La meta-analisi ha incluso 11 studi randomizzati controllati (RCT) che hanno coinvolto 426 donne con PCOS. 

I dati combinati hanno mostrato:

Perdita di peso significativa: −9,13 kg di media rispetto ai gruppi di controllo.

Riduzione dell’indice di massa corporea (BMI): −2,93 kg/m².

Riduzione della circonferenza vita (WC): −7,62 cm, indicativo di una diminuzione del grasso viscerale.

Riduzione della massa grassa (FM): −5,32 kg.

Questi risultati dimostrano che la KD non è solo efficace per la perdita di peso, ma è anche in grado di migliorare parametri critici associati al rischio metabolico.

 

Perché la dieta chetogenica funziona?

La dieta chetogenica è caratterizzata da un basso apporto di carboidrati (meno di 50 g al giorno), un’alta percentuale di grassi (fino al 75% dell’apporto calorico) e una quota moderata di proteine. 

Questo profilo induce uno stato di chetosi nutrizionale, che stimola l’utilizzo dei grassi come fonte principale di energia. 

I meccanismi principali alla base dei benefici della KD includono:

Miglioramento della sensibilità all'insulina: La riduzione dei carboidrati abbassa i livelli di insulina, migliorando la capacità del corpo di gestire il glucosio.

Regolazione ormonale: La diminuzione del testosterone libero e l'aumento della globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) contribuiscono a ridurre i sintomi come irsutismo e acne.

Riduzione dell’infiammazione: La KD ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori, utili per combattere l'infiammazione cronica associata alla PCOS.

Perdita di grasso viscerale: L’accumulo adiposo centrale è un marker di rischio metabolico e riproduttivo; la KD aiuta a ridurlo in modo significativo.

 

Un approccio integrato: benefici oltre il peso

La KD non è solo una dieta per dimagrire, ma un intervento terapeutico a 360 gradi per le donne con PCOS. Alcuni vantaggi aggiuntivi includono:

Regolazione del ciclo mestruale: La perdita di peso e la migliorata sensibilità insulinica favoriscono la ripresa dell'ovulazione e la regolarità mestruale.

Miglioramento del profilo lipidico: La dieta aumenta i livelli di HDL (colesterolo “buono”) e riduce i trigliceridi e le LDL ossidate (colesterolo “cattivo”).

Azione neuroprotettiva: Gli effetti benefici della KD si estendono anche al sistema nervoso, grazie alla produzione di corpi chetonici come il β-idrossibutirrato.

 

Criticità e limiti

Nonostante i numerosi benefici, è importante considerare alcuni aspetti critici:

Sostenibilità: La restrizione di carboidrati può risultare difficile da mantenere nel lungo termine. Educare le pazienti è fondamentale per evitare abbandoni.

Monitoraggio medico: La KD deve essere supervisionata da un professionista per evitare carenze nutrizionali e monitorare eventuali effetti collaterali.

Durata limitata degli studi: La maggior parte delle ricerche si è concentrata su interventi di breve durata (fino a 24 settimane). Servono studi a lungo termine per confermare la sostenibilità e i benefici permanenti.

 

Linee guida pratiche per i nutrizionisti

Per i professionisti della nutrizione, la dieta chetogenica rappresenta una strategia potente ma da personalizzare attentamente:

Educazione alimentare: Spiegare alle pazienti i principi della KD, enfatizzando l'importanza di una dieta bilanciata anche con una restrizione di carboidrati.

Integrazione con alimenti funzionali: Integrare omega-3 e altri nutrienti essenziali per migliorare i benefici metabolici.

Adattamento graduale: Introdurre la KD in modo progressivo per facilitare l'aderenza e ridurre gli effetti collaterali iniziali, come la cosiddetta “influenza chetogenica”.

Monitoraggio continuo: Controllare regolarmente parametri come peso, glicemia, profilo lipidico e stato nutrizionale generale.

 

Prospettive future e conclusioni

La dieta chetogenica si conferma un’opzione terapeutica promettente per la gestione della PCOS, grazie alla sua capacità di migliorare i parametri metabolici, ormonali e corporei. 

Tuttavia, è fondamentale personalizzare l’approccio e garantire un supporto costante da parte di un team multidisciplinare.

L’obiettivo è trasformare la KD in uno strumento sostenibile e accessibile per le pazienti, integrandolo con altri interventi di stile di vita per massimizzare i risultati e migliorare la qualità della vita. 

Per i nutrizionisti, questa rappresenta una straordinaria opportunità per offrire un supporto innovativo e personalizzato alle proprie pazienti.

Con ulteriori studi e l'adozione di strategie educative efficaci, la KD potrebbe diventare una delle opzioni standard per il trattamento della PCOS. 

Un approccio che combina evidenza scientifica e attenzione alle esigenze individuali rimane la chiave per il successo a lungo termine.

 

Link all’articolo completo: https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10989237/pdf/FNR-68-9835.pdf

Approfondimenti: 

  1. https://www.scuolanutrizionesalernitana.it/courses/339  Corso “Le Diete Chetogeniche”
  2. https://www.scuolanutrizionesalernitana.it/courses/336  Seminario “Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS): inquadramento clinico e strategie nutrizionali”