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Dieta Chetogenica e Dieta Mediterranea nel trattamento di psoriasi e artrite psoriasica

La psoriasi rappresenta una delle malattie auto-infiammatorie più diffuse al mondo, colpendo dal 1,9% al 3,4% della popolazione nell'Europa occidentale. Questa patologia complessa è caratterizzata dalla disregolazione del sistema immunitario innato e adattivo, con l'attivazione delle cellule T helper (Th)-1 e Th-17, che porta a un aumento della produzione di citochine infiammatorie come interleuchina (IL)-1, IL-6, IL-23, IL-22, IL-17 e IL-33, oltre al fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α) e all'interferone-gamma (IFN-γ).

Un aspetto particolarmente rilevante per i professionisti della nutrizione è l'associazione tra obesità e psoriasi. Numerosi studi hanno evidenziato come la prevalenza e l'incidenza della psoriasi siano significativamente più elevate tra i pazienti obesi, mentre l'obesità stessa rappresenta un importante fattore predisponente per l'insorgenza, la progressione e la gravità della malattia. Il tessuto adiposo viscerale, infatti, rilascia numerose citochine pro-infiammatorie come TNF-α, IL-1, IL-6 e IL-8, contribuendo attivamente al processo infiammatorio sistemico.

L'importanza dell'intervento nutrizionale

Le evidenze scientifiche dimostrano che gli interventi sullo stile di vita, inclusi dieta, perdita di peso e attività fisica, non solo migliorano i sintomi della psoriasi preesistente, ma costituiscono anche fattori preventivi per la malattia in individui sovrappeso e obesi. In questo contesto, due modelli alimentari hanno attirato particolare attenzione: la dieta mediterranea e la dieta chetogenica.

La dieta mediterranea è caratterizzata da un elevato consumo di frutta, verdura e cereali, un consumo moderato di pesce, olio d'oliva, noci e legumi, e un basso intake di pollame, uova e carne rossa. Diversi studi hanno evidenziato l'effetto positivo di questo modello alimentare in molte patologie cardiometaboliche e auto-infiammatorie, probabilmente dovuto alla riduzione dello stress ossidativo e dell'infiammazione.

La dieta chetogenica, d'altra parte, è caratterizzata da un basso contenuto di carboidrati (meno di 30-50 g/giorno) accompagnato da un aumento di proteine e grassi (75-80% kcal da grassi, 5-10% kcal da carboidrati e 15-25% kcal da proteine del consumo energetico giornaliero totale). Questo determina un switch metabolico verso il consumo di grassi come fonte principale di energia, portando a un aumento degli acidi grassi e dei corpi chetonici, che possiedono proprietà anti-infiammatorie riducendo i livelli plasmatici di IL-β e TNF-α.

Lo studio clinico: metodologia e partecipanti

Un recente studio randomizzato crossover ha investigato l'efficacia comparativa di questi due modelli alimentari in pazienti con obesità, psoriasi e artrite psoriasica. Lo studio ha coinvolto 26 pazienti inizialmente, dei quali 16 hanno completato l'intero protocollo di ricerca. I partecipanti presentavano obesità di grado II (BMI medio 39,90 ± 7,60) con circonferenza vita aumentata (122,96 ± 17,87 cm) e psoriasi moderata con un punteggio PASI medio di 5,09 ± 5,73.

Il design crossover prevedeva che i pazienti fossero assegnati casualmente a iniziare con una delle due diete per un periodo di 8 settimane, seguiti da un intervallo di washout di 6 settimane, per poi passare all'altro tipo di dieta per ulteriori 8 settimane. Entrambi gli interventi dietetici erano progettati per fornire approssimativamente 1550 calorie al giorno.

La dieta chetogenica forniva circa il 34% di proteine, il 55% di grassi e l'11% di carboidrati, mentre la dieta mediterranea prevedeva il 20% di proteine, il 40% di grassi e il 40% di carboidrati. I partecipanti incontravano un dietista esperto ogni due settimane durante l'intero periodo di studio e venivano incoraggiati a tenere un diario alimentare per monitorare il consumo di cibo e promuovere la consapevolezza riguardo alla loro aderenza.

Risultati: efficacia sulla composizione corporea

Entrambe le diete hanno prodotto riduzioni significative del peso corporeo: la dieta mediterranea ha determinato una perdita media di 7,48 kg (p = 0,002), mentre la dieta chetogenica ha portato a una riduzione di 10,63 kg (p < 0,001). Sebbene la perdita di peso sia stata maggiore con l'intervento chetogenico, la differenza non ha raggiunto la significatività statistica (p = 0,168).

Risultati particolarmente interessanti sono emersi per quanto riguarda la circonferenza vita: i pazienti sottoposti a dieta chetogenica hanno mostrato una riduzione doppia rispetto a quelli con dieta mediterranea (-6,32% vs -3,65%, p = 0,04). Entrambe le diete hanno inoltre determinato riduzioni significative della massa grassa totale e del grasso viscerale rispetto al baseline.

Impatto sui marcatori di attività della malattia

I risultati più significativi dello studio riguardano l'attività della malattia psoriasica. Dopo la dieta chetogenica, i pazienti hanno mostrato una riduzione significativa del punteggio PASI (p = 0,04) rispetto al baseline, con una riduzione doppia rispetto alla dieta mediterranea (-61,58% vs -31,24%, p = 0,038). Nessun cambiamento significativo nel PASI è stato osservato dopo la dieta mediterranea (p = 0,278).

Similmente, per l'artrite psoriasica, la dieta chetogenica ha determinato una riduzione significativa del punteggio DAPSA(p = 0,004) rispetto al baseline, mostrando una riduzione tre volte superiore rispetto alla dieta mediterranea (-98,62% vs -32,64%, p = 0,034). Nessun cambiamento significativo nel DAPSA è stato osservato dopo la dieta mediterranea (p = 0,06).

Effetti sui marcatori biochimici dell'infiammazione

L'analisi dei marcatori infiammatori ha rivelato effetti differenziali tra le due diete. Dopo la dieta chetogenica, i pazienti hanno mostrato riduzioni significative di:

  • IL-6 (p = 0,047) con una riduzione doppia rispetto alla dieta mediterranea (-55,6% vs -20,56%, p = 0,041)
  • IL-17 (p = 0,042) con una riduzione sostanziale (-145,49%)
  • IL-23 (p = 0,037) con una riduzione del -32,08%

Nessun cambiamento significativo in questi marcatori è stato osservato dopo la dieta mediterranea. Per quanto riguarda l'IL-22, non sono stati osservati cambiamenti significativi in nessuno dei due gruppi.

Parametri metabolici e sicurezza

Dal punto di vista metabolico, la dieta chetogenica ha prodotto una riduzione sostanziale dei trigliceridi (p = 0,022) rispetto al baseline, mostrando una riduzione quasi tre volte superiore rispetto alla dieta mediterranea (-29,47% vs -11,26%). Non sono stati osservati cambiamenti significativi nei trigliceridi dopo la dieta mediterranea.

Entrambe le diete si sono dimostrate sicure, senza alterazioni significative degli enzimi epatici, della gamma-glutamil transferasi e della fosfatasi alcalina. La dieta chetogenica ha determinato una riduzione significativa della SGPT (p = 0,032) rispetto al baseline.

Meccanismi d'azione della dieta chetogenica

I meccanismi fisiopatologici attraverso i quali la dieta chetogenica migliora il milieu pro-infiammatorio nella psoriasi non sono ancora completamente chiariti. La dieta chetogenica migliora lo stress ossidativo tramite l'attivazione del fattore nucleare eritroide-derivato 2 (NF-E2) - fattore correlato 2 (Nrf2), che a sua volta promuove l'attivazione del recettore gamma attivato dal proliferatore del perossisoma (PPAR-γ) e può esercitare effetti anti-infiammatori attraverso l'inibizione dell'attivazione del fattore nucleare kappa B (NF-Kb).

Inoltre, il β-idrossibutirrato inibisce l'inflammasoma NLRP3 nei monociti umani stimolati da lipopolisaccaride (LPS), determinando la riduzione di IL-1β e IL-18. Un ulteriore meccanismo che spiega l'attività protettiva della dieta chetogenica contro lo stress ossidativo è la modulazione intracellulare del rapporto NAD+/NADH, che protegge contro le specie reattive dell'ossigeno (ROS) e svolge un ruolo importante nella respirazione cellulare, nella biogenesi mitocondriale e nelle reazioni redox.

Implicazioni cliniche per la pratica nutrizionale

Questo studio rappresenta la prima ricerca randomizzata che ha esaminato gli effetti della dieta mediterranea e chetogenica sui parametri di malattia e sui marcatori di infiammazione in pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. I risultati suggeriscono che, sebbene entrambi gli approcci dietetici abbiano mostrato benefici, la dieta chetogenica ha dimostrato superiori effetti anti-infiammatori e maggiore efficacia nel migliorare i punteggi di attività della malattia.

La ricerca evidenzia l'importanza degli interventi nutrizionali come terapia adiuvante al trattamento farmacologico convenzionale in pazienti con psoriasi. L'implementazione di questi protocolli dietetici nella pratica clinica quotidiana potrebbe rappresentare un approccio innovativo per migliorare la qualità di vita dei pazienti e ridurre il burden infiammatorio sistemico.

Il programma combinato di 22 settimane mediterraneo-chetogenico ha portato a risultati benefici negli indici di attività della malattia e nei marcatori pro-infiammatori, con effetti favorevoli principalmente attribuibili alla dieta chetogenica, ma con la dieta mediterranea che ha comunque mostrato una tendenza benefica.

 

Link all'articolo: https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10931171/