Dieta Mediterranea e Tiroide
La dieta mediterranea (MD), riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'UNESCO, rappresenta un regime alimentare prevalentemente basato su alimenti di origine vegetale.
Questo modello alimentare include un elevato consumo di cereali integrali, frutta e verdura, accompagnato da un consumo moderato di alcol, principalmente sotto forma di vino rosso durante i pasti.
La MD è caratterizzata da un basso apporto di acidi grassi saturi e da un'alta concentrazione di antiossidanti e fibre, che la rendono un approccio dietetico di rilevanza clinica nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, delle nefropatie croniche, del diabete mellito di tipo 2 e delle neoplasie.
Tuttavia, la correlazione tra la MD e la funzionalità tiroidea rimane oggetto di dibattito accademico e necessita di ulteriori approfondimenti.
L'obiettivo di questa revisione è esaminare criticamente la possibile associazione tra la MD e la funzione tiroidea, esplorando i meccanismi fisiopatologici sottesi al consumo di specifici alimenti e alla loro influenza sui disturbi tiroidei.
Dieta Mediterranea e Funzione Tiroidea
La ghiandola tiroidea è centrale nella regolazione del metabolismo basale, con un impatto diretto su variabili come il consumo di ossigeno e la termogenesi.
Livelli sierici di triiodotironina libera (FT3) e tireotropina (TSH) sono stati correlati all'adiposità viscerale, indipendentemente dalla resistenza insulinica.
Dal punto di vista nutrizionale, alimenti come la soia e le verdure crucifere sono noti per le loro proprietà gozzigene, dovute alla presenza di composti come la goitrina, che interferisce con la sintesi degli ormoni tiroidei attraverso l'inibizione della tireoperossidasi.
Alimenti ricchi di iodio, inclusi cereali, prodotti ittici e latticini, possono alterare la funzionalità tiroidea, con conseguenze cliniche significative in caso di assunzione eccessiva o insufficiente.
D'altro canto, oligoelementi come selenio e zinco svolgono un ruolo protettivo nei confronti della funzione tiroidea, modulando i processi di stress ossidativo e prevenendo i danni cellulari.
Meccanismi Potenziali
La dieta mediterranea, con la sua abbondanza di pesce ricco di acidi grassi omega-3, olio extravergine d'oliva (EVOO) e frutta secca, offre un profilo nutrizionale potenzialmente favorevole alla funzione tiroidea.
Tuttavia, la letteratura attuale presenta una carenza di studi clinici che esplorino direttamente l'impatto della MD sulla fisiologia tiroidea e sulla patogenesi dei disturbi tiroidei.
È quindi di rilevante interesse investigare come questo regime dietetico, ricco di nutrienti essenziali e oligoelementi, possa influenzare la funzione endocrina della tiroide.
Dieta Mediterranea e Autoimmunità Tiroidea
Le malattie autoimmuni della tiroide, come la tiroidite di Hashimoto (HT) e il morbo di Graves (GD), sono patologie complesse influenzate da una combinazione di fattori genetici, ambientali e nutrizionali.
Evidenze scientifiche suggeriscono che la dieta possa giocare un ruolo critico nello sviluppo di queste condizioni. In studi recenti, pazienti con HT hanno mostrato un maggiore consumo di proteine animali, grassi saturi e zuccheri raffinati rispetto ai controlli sani, che seguivano una dieta più ricca di alimenti vegetali e legumi, tipica della MD.
L'assunzione di olio d'oliva è stata associata a effetti benefici sulla pressione arteriosa e sulla funzione tiroidea, particolarmente nei pazienti sottoposti a terapia con levotiroxina.
Dieta Mediterranea e Carcinoma Tiroideo
L'incidenza del carcinoma tiroideo ha mostrato un incremento significativo negli ultimi decenni, particolarmente nei paesi con alto reddito pro capite, con una prevalenza maggiore nelle donne.
La MD, con il suo consumo moderato di alcol e l'elevato apporto di frutta e verdura, potrebbe esercitare un effetto protettivo contro lo sviluppo di neoplasie tiroidee.
Studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione inversa tra il consumo moderato di alcol e il rischio di carcinoma tiroideo.
Inoltre, composti bioattivi come i flavonoidi e il resveratrolo, presenti in molti alimenti della MD, hanno dimostrato in vitro effetti antiproliferativi e pro-apoptotici su linee cellulari di carcinoma tiroideo.
Conclusioni
Nonostante la necessità di ulteriori studi su popolazioni più ampie e diversificate per chiarire la relazione tra il tipo di dieta e le malattie tiroidee, la dieta mediterranea emerge come un modello alimentare potenzialmente efficace nella prevenzione di tali patologie, inclusi i tumori tiroidei.
È fondamentale, tuttavia, considerare la possibilità che alcuni alimenti caratteristici della MD possano essere contaminati da distruttori endocrini (ED), il che rende cruciale la scelta di alimenti provenienti da agricoltura biologica o metodi di coltivazione sostenibili, per minimizzare l'esposizione a tali sostanze.
Questa revisione sottolinea l'importanza della dieta mediterranea non solo nel contesto della salute cardiovascolare e metabolica, ma anche come possibile strumento preventivo nella gestione delle patologie tiroidee autoimmuni e neoplastiche, fornendo un ulteriore incentivo alla promozione di questo modello dietetico nella pratica clinica.
Link all'articolo originale: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9571437/pdf/nutrients-14-04130.pdf
APPROFONDIMENTO ONLINE
https://www.scuolanutrizionesalernitana.it/courses/346