Alimentazione e Candidosi: ruolo della dieta nella modulazione del microbiota intestinale
La candidosi intestinale, causata principalmente dalla sovracrescita di Candida albicans, rappresenta un problema clinico sempre più diffuso, spesso correlato a disbiosi intestinale e infiammazione cronica.
Studi recenti evidenziano come le abitudini alimentari occidentali, caratterizzate da un elevato consumo di zuccheri raffinati e grassi saturi, favoriscano l'alterazione del microbiota intestinale, promuovendo la crescita di Candida albicans e riducendo la biodiversità microbica. Questo articolo approfondisce il legame tra alimentazione e candidosi, analizzando strategie nutrizionali per contrastarne l'insorgenza e favorire l'equilibrio intestinale.
Disbiosi intestinale e candidosi
L'intestino umano ospita una complessa comunità microbica, composta da batteri, virus e funghi, che svolge un ruolo cruciale nella regolazione del sistema immunitario e nella protezione da patogeni opportunisti.
Un microbiota equilibrato presenta una predominanza di Firmicutes e Bacteroidetes, mentre squilibri microbici (disbiosi) possono portare alla proliferazione di funghi patogeni come Candida albicans.
Fattori come il consumo eccessivo di zuccheri, l'abuso di antibiotici, lo stress cronico e una dieta povera di fibre influenzano negativamente la composizione del microbiota intestinale, predisponendo all'infezione fungina.
La transizione di Candida albicans dalla forma di lievito a quella filamentosa ne aumenta la virulenza, favorendo l'adesione alle cellule epiteliali intestinali e la penetrazione della barriera intestinale, con conseguente infiammazione e aumento della permeabilità intestinale.
Impatto dell'alimentazione occidentale sulla crescita di Candida Albicans
Le diete occidentali, ricche di carboidrati raffinati e grassi saturi, promuovono un'alterazione della flora intestinale, con riduzione di batteri benefici come Lactobacillus e Bifidobacterium e aumento della popolazione fungina.
L'eccesso di zuccheri riduce la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), metaboliti con proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche che inibiscono la crescita di Candida.
Inoltre, i grassi saturi aumentano la permeabilità intestinale, facilitando la traslocazione fungina e l'attivazione della risposta immunitaria infiammatoria.
Strategie nutrizionali per la prevenzione e il controllo della candidosi
Un'alimentazione mirata può modulare positivamente il microbiota intestinale e contrastare la sovracrescita di Candida albicans. Le seguenti strategie nutrizionali sono supportate da evidenze scientifiche:
- Dieta ricca di fibre vegetali: Le fibre prebiotiche, presenti in cereali integrali, legumi, verdure e frutta, favoriscono la crescita di batteri benefici e la produzione di SCFA, migliorando l'integrità della barriera intestinale e inibendo la crescita di Candida.
- Omega-3 e acidi grassi polinsaturi: I grassi derivati da pesce, semi di lino e noci hanno effetti antinfiammatori e contribuiscono alla modulazione del microbiota intestinale, limitando la proliferazione di funghi patogeni.
- Probiotici e prebiotici: L'assunzione di ceppi specifici di Lactobacillus e Bifidobacterium può competere con Candida albicans per i siti di adesione epiteliale e ridurre la sua virulenza.
- Vitamine e minerali: Le carenze di vitamina D, E e di micronutrienti come il selenio possono compromettere la risposta immunitaria contro le infezioni fungine. L’integrazione di questi nutrienti può migliorare la resistenza dell’organismo alla candidosi.
- Evitare zuccheri raffinati e cibi ultra-processati: La riduzione del consumo di dolci, farine raffinate e bevande zuccherate aiuta a limitare il substrato nutrizionale di Candida albicans, riducendo la sua proliferazione.
- Alimenti e piante con proprietà antifungine: Aglio, curcuma, olio di cocco, timo, cannella e aceto di mele hanno dimostrato un'attività antifungina diretta e possono essere integrati nella dieta per prevenire la crescita di Candida.
Conclusioni
L'alimentazione svolge un ruolo cruciale nella regolazione della flora intestinale e nella prevenzione della candidosi.
Una dieta equilibrata, ricca di fibre, grassi insaturi, probiotici e micronutrienti essenziali, può contribuire al mantenimento di un microbiota sano e alla riduzione del rischio di infezioni fungine.
La crescente consapevolezza dell'importanza del microbiota intestinale nella salute generale suggerisce che un approccio nutrizionale mirato possa rappresentare una strategia efficace per la gestione della candidosi e per la promozione del benessere intestinale.
Link all'articolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37375058/