Acido urico VS sindrome metabolica come marker di steatosi epatica nei giovani con sovrappeso/obesità
La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è la principale causa di malattia epatica cronica nei giovani.
Sebbene la NAFLD sia stata a lungo considerata la manifestazione epatica della Sindrome Metabolica (MetS), in particolare in età pediatrica, può manifestarsi indipendentemente dalla coesistenza con disfunzioni metaboliche.
Per questo motivo, utilizzare le disfunzioni metaboliche come markers di NAFLD, potrebbe causare una mancata diagnosi in soggetti senza fattori cardio-metabolici ma con grave steatosi.
Si rende quindi necessario l’utilizzo di un marker del “fegato grasso” che sia indipendente dalle componenti metaboliche ma che si riferisca al processo di accumulo di grasso all'interno del fegato.
L'aumento del consumo di fruttosio dallo sciroppo di mais, e dalle bevande zuccherate, determina un aumento dell'acido urico (UA), causa dell’aumento della de novo lipogenesi epatica.
Per questa stretta correlazione con l’accumulo di grasso nel fegato, l'acido urico(UA) potrebbe essere utilizzato come marker di NAFLD.
È stato dimostrato, inoltre, che l’UA svolge un ruolo nell'insorgenza e nella progressione della malattia:
- aumentando la produzione di specie reattive dell'ossigeno e dello stress ossidativo
- attivando la sintesi degli acidi grassi e dell'acetil-CoA carbossilasi
- riducendo la biodisponibilità dell'ossido nitrico che causa insulino-resistenza
Il presente studio confronta la forza delle associazioni trasversali di elevati livelli di acido urico sierico (HUA) con NAFLD confrontandola con quella della MetS, in un campione di 3104 bambini e adolescenti con peso corporeo in eccesso.
Rilevando dati di antropometria, variabili biochimiche, tra le quali UA ed enzimi epatici, dati sulla pressione sanguigna (BP) e valutazione ecografica del fegato, il presente studio fornisce la prova di come l'UA sia più fortemente associato con la previsione e diagnosi di NAFLD rispetto alla MetS, mostrando una migliore specificità, valore predittivo positivo e rapporto di verosimiglianza positivo.
La rilevazione dell’UA è una misura di laboratorio semplice, pratica ed economicarispetto all'investigazione della multifattoriale MetS.
Considerando il numero sempre crescente di casi di sovrappeso e obesità durante l'infanzia, testare i livelli sierici di UA sembrerebbe essere un metodo più semplice e vantaggioso per lo screening della NAFLD pertanto, la misurazione dell'UA, potrebbe essere raccomandata nella valutazione di routine sia nei giovani individui normopeso che sovrappeso/obesi a rischio di NAFLD.
Link all'articolo originale:
onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/dmrr.3559