Influenza della dieta sulla fatica e la qualità della vita nelle persone con sclerosi multipla

È risaputo che la dieta può avere efficacia nella MS e la maggior parte degli studi osservazionali, con diete genericamente salutari, hanno dato buoni risultati riducendo il tasso di recidiva, lo stato di disabilità, la perdita di volume cerebrale, l’affaticamento, il declino cognitivo, la depressione e hanno aumentato la qualità della vita fisica e mentale.

L’integrazione di vitamina D, omega 3 e probiotici può migliorare alcuni aspetti e i marker di infiammazione.

Alcuni ricercatori hanno effettuato una revisione sistematica e hanno raccolto le evidenze su diverse diete.

Sono stati paragonati 8 diversi approcci dietetici:
antinfiammatorio, digiuno, restrizione calorica, dieta chetogenica, dieta a basso contenuto di grassi, dieta mediterranea (DM), dieta paleo (PD) e dieta di controllo.

DM e PD sono risultate quelle con maggiori risultati sul miglioramento dei sintomi di fatica e qualità della vita mentale (in particolare la PD) e fisica.
Entrambe le diete raccomandano di privilegiare alimenti non trasformati ed evitare quelli industriali ricchi di grassi non salutari e sodio.

Considerando solo gli studi più lunghi la significatività dei risultati si riduce.
I dati sono limitati dal rischio di bias nei diversi lavori e dal ridotto numero dei pazienti negli studi, quindi i ricercatori raccomandano di prendere i risultati con cautela, tuttavia rappresentano una base di partenza per ampliare i trial e arrivare a linee guida ufficiali tanto attese dalle persone con MS. 

Attualmente viene solo consigliata una dieta salutare e varia.


Link all'articolo originale:
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36257717/