Effetto sul microbiota della dieta chetogenica VLCKD e della dieta classica mediterranea ipocalorica (MD) in soggetti diabetici
Uno studio su pochi pazienti, ma ben disegnato, ha comparato l’effetto sul microbiota della dieta chetogenica VLCKD e della dieta classica mediterranea ipocalorica (MD) in soggetti diabetici che non assumevano ancor farmaci.
Sono stati inoltre valutati i parametri antropometrici e di qualità della vita.
La dieta chetogenica è stata fatta con prodotti sostitutivi proteici e integrazione di sali minerali, vitamine e omega 3 come da linee guida.
Nel caso della dieta mediterranea si è invitato le persone a un moderato taglio calorico e a privilegiare alimenti non processati e ridurre quelli industriali e carne rossa, senza escludere alcun cibo.
I principali esiti sul microbiota hanno evidenziato come la dieta chetogenica abbia favorito l’aumento di Akkermansia muciniphila e altre specie appartenenti al phylum Verrucomicrobia.
Queste specie sono associate con un migliore controllo metabolico.
Si è osservata anche una riduzione dei bifidobatteri, probabilmente legata alla mancanza di fibre da cereali.
Nel caso della dieta mediterranea i bifidobatteri sono invece aumentati.
Le persone in VLCKD hanno perso molto più peso (−14.3 vs. −3.04 kg) e circonferenza addominale (−12.9 vs. −4.7 cm) ma i miglioramenti metabolici non sono stati significativi rispetto a quelli avuti con la MD.
Le persone in VLCKD hanno inoltre avuto miglioramenti nella percezione del loro stato di salute e nella qualità della vita.
Link all'articolo:
www.mdpi.com/2218-1989/12/11/1092
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