Integrazione di mio-inositolo nella prevenzione del diabete mellito gestazionale nelle donne in gravidanza affette da sovrappeso e obesità.
Durante la gestazione, a causa dei cambiamenti fisiologici e metabolici che si verificano per fornire al feto i nutrienti e l'ossigeno necessari, si sviluppano condizioni metaboliche simili a quelle del T2DM.
A causa di stili di vita sedentari e all’invecchiamento della popolazione alle quali si sta assistendo nell'ultimo decennio, il diabete mellito gestazionale (GDM) è divenuta una delle complicanze della gravidanza più comuni, aumentando la sua incidenza di oltre il 30% in alcuni paesi, compresi i paesi in via di sviluppo.
A livello globale, sulla base della stima effettuata dalla International Diabetes Federation [IDF], il GDM interessa il 14% delle gravidanze.
Il GDM è definito come un disturbo della tolleranza al glucosio e dell'intolleranza ai carboidrati, che inizia o viene diagnosticato durante la gravidanza ed è associato a sintomi come glicemia alta, aumento della resistenza all'insulina, diminuzione della sensibilità all'insulina e aumento del fabbisogno di insulina.
Il diabete mellito gestazionale (GDM) è accompagnato da una vasta gamma di effetti collaterali indesiderati, sia per la madre che per il feto, tra cui macrosomia, preeclampsia, distocia di spalla e iperbilirubinemia neonatale.
Tra i fattori di rischio per lo sviluppo del GDM, il sovrappeso e l'obesità sono quelli più pericolosi. Il fattore di maggior rischio legato al sovrappeso e all'obesità è l'insulino-resistenza, che si intensifica con l'aumento del grasso corporeo. D'altra parte, la gravidanza è fisiologicamente caratterizzata da iperinsulinemia e insulino-resistenza. Inoltre, la sensibilità all'insulina durante il terzo trimestre di gravidanza diminuisce del 50%-70% rispetto al periodo pre-gravidanza. Pertanto, la gravidanza porta ad un'intensificazione dell'insulino-resistenza già presente nelle donne in gravidanza con sovrappeso e obesità.
Infatti, il rischio di GDM nelle donne in gravidanza in sovrappeso e obese, così come nelle donne con obesità patologica, è rispettivamente 2, 4 e 8 volte superiore.
Esistono diverse strategie per prevenire il GDM, tra cui la dieta e l'esercizio fisico e gli interventi di integratori alimentari.
Il mio-inositolo è un nuovo integratore che agisce regolando i livelli di glucosio nel sangue materno senza danneggiare né la madre nè il feto.
Negli ultimi anni è stata condotta un'ampia gamma di studi sull'efficacia e la sicurezza del mio-inositolo per la prevenzione del GDM.
Si tratta di un poliolo ciclico con struttura che ricorda quella delle molecole della famiglia delle vitamine B.
Tuttavia, definire l'inositolo come una vitamina non è del tutto corretto essendo prodotto in quantità sufficienti da fegato, reni e cervello.
L'inositolo può essere descritto come un secondo messaggero e un sensibilizzatore dell'insulina che migliora l'omeostasi del glucosio e svolge un ruolo importante nella regolazione del glucosio.
Studi recenti hanno dimostrato che l'integrazione di mio-inositolo ha effetti insulino-sensibilizzanti e riduce la resistenza all'insulina dopo la gravidanza.
I suoi effetti benefici nella riduzione del tasso di GDM nelle donne in gravidanza normopeso sono stati dimostrati in diverse revisioni sistematiche.
Il presente studio è la prima meta-analisi dell'effetto dell'integrazione di mio-inositolo sulla prevenzione del GDM indonne affette da sovrappeso e obesità.
I risultati hanno mostrato che l'incidenza di GDM nel gruppo di supplementazione di mio-inositolo è significativamente inferiore rispetto al gruppo di controllo.
Inoltre, i livelli di glucosio a digiuno (FG) e di tolleranza al glucosio orale (OGTT) di 1 e 2 ore nel secondo trimestre di gravidanza sono significativamente più bassi nel gruppo di supplementazione di mio-inositolo rispetto al gruppo di controllo.
Anche i dati di incidenza di ipertensione gestazionale e parto pretermine sono significativamente inferiori nel gruppo di integrazione di mio-inositolo rispetto al gruppo di controllo.
Il meccanismo biochimico mediante il quale il mio-inositolo migliori lo stato metabolico delle donne con GDM e altre condizioni insulino-resistenti non è ancora del tutto noto.
Tuttavia, ci sono ipotesi riguardo a questo meccanismo.
Uno di questi suggerisce l'effetto intracellulare diretto del mio-inositolo sulla stimolazione della lipogenesi, sull'aumento della sintesi del glicogeno e sull'assorbimento del glucosio nei tessuti periferici.
Uno studio clinico randomizzato su 84 donne in gravidanza con GDM tra la 24a e la 28a settimana di gestazione ha studiato l'effetto dell'integrazione di mio-inositolo sui parametri di resistenza all'insulina utilizzando l'indice di resistenza all'insulina (HOMA-IR) e i livelli circolanti di adiponectina.
I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei valori HOMA-IR, FG e dei livelli di insulina nel gruppo di supplementazione di mio-inositolo rispetto al controllo.
D'altra parte, i risultati di diverse meta-analisi hanno mostrato che l'integrazione di mio-inositolo e/o D-chiro-inositolo è stata in grado di ridurre significativamente l'incidenza di GDM e FG, sulla base dell'OGTT.
Inoltre, a causa dell'effetto del mio-inositolo sulla pressione sanguigna, alcune prove suggeriscono che il mio-inositolo sia vitale nella segnalazione dell'insulina e nel miglioramento della funzione endoteliale vascolare, che può essere utilizzata come terapia aggiuntiva in varie malattie metaboliche come i disturbi endoteliali e l'insulina resistenza.
Link all’articolo completo https://dmsjournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13098-022-00862-5
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