Quante proteine può assimilare il nostro organismo?
Recenti studi hanno sfidato il paradigma tradizionale secondo cui la risposta anabolica postprandiale alla somministrazione di proteine avrebbe un limite massimo di capacità e durata (25-30g per pasto).
La ricerca condotta da Trommelen et al. (2023) ha utilizzato metodologie avanzate di tracciamento isotopico per analizzare il metabolismo delle proteine nell’uomo, dimostrando che l'ingestione di elevate quantità di proteine (fino a 100 g) prolunga e amplifica la sintesi proteica muscolare, con effetti superiori a quelli indotti da quantità moderate (25 g).
Questi risultati hanno implicazioni significative per la gestione nutrizionale in ambito clinico e sportivo.
Obiettivi dello Studio
Valutare se esiste una relazione dose-risposta lineare tra la quantità di proteine ingerite e la sintesi proteica muscolare (MPS).
Esaminare i tassi di sintesi proteica sistemica e il bilancio proteico netto.
Partecipanti
36 uomini giovani fisicamente attivi (18–40 anni) in buona salute e senza patologie note.
Sono stati esclusi individui che praticavano sport meno di una volta a settimana o più di tre volte a settimana.
Metodologia
I partecipanti hanno svolto una sessione di esercizi contro resistenza a corpo intero, seguita dal consumo di una bevanda contenente 25 g di proteine (25PRO), 100 g di proteine (100PRO) o un placebo (0PRO).
Due giorni prima dell’esperimento, i partecipanti hanno mantenuto una dieta stabile e si sono astenuti dall’esercizio fisico.
La sera prima, tutti hanno consumato un pasto standardizzato.
Per monitorare la sintesi e la degradazione proteica, le proteine del latte sono state arricchite con traccianti isotopici e sono stati raccolti campioni di sangue e tessuto muscolare per 12 ore consecutive.
Risultati
La sintesi proteica muscolare è risultata massima nel gruppo 100PRO durante tutto il periodo postprandiale di 12 ore.
Il bilancio proteico netto è stato il più alto nel gruppo 100PRO, con una forte correlazione tra l’apporto proteico relativo alla massa corporea e il bilancio proteico netto fino a circa 1,7 g/kg.
Implicazioni Cliniche
I risultati dello studio suggeriscono che l’ingestione di elevate dosi di proteine potrebbe rappresentare una strategia valida per massimizzare l’anabolismo muscolare, particolarmente in soggetti con elevati fabbisogni proteici, come atleti, anziani sarcopenici o pazienti in fase di recupero post-operatorio.
Inoltre…
Nutrizione Sportiva: Per gli atleti, un singolo pasto ricco di proteine potrebbe sostenere la sintesi proteica muscolare per periodi prolungati, riducendo la necessità di pasti frequenti.
Terapie Nutrizionali: Per pazienti con catabolismo muscolare, il consumo di elevate quantità di proteine potrebbe mitigare la perdita di massa muscolare, anche in assenza di stimoli anabolici costanti.
Nuove Prospettive
Questo studio è rivoluzionario in quanto dimostra per la prima volta una relazione lineare dose-risposta tra l’assunzione di proteine e la sintesi proteica muscolare.
Tradizionalmente, si assume che la MPS sia un processo saturabile, ma i dati suggeriscono che quantità maggiori di proteine prolungano l’elevazione della sintesi proteica oltre il periodo di 3–4 ore precedentemente considerato.
Una Nuova Prospettiva sulle Frequenze Alimentari
Alimentazione Tradizionale: Raccomanda piccoli pasti ricchi di proteine ogni poche ore per massimizzare le risposte anaboliche.
Nuovo Approccio: Pasti meno frequenti ma ricchi di proteine possono risultare altrettanto efficaci nel garantire un bilancio proteico positivo grazie alla durata prolungata dell’anabolismo postprandiale.
Considerazioni per la Pratica Clinica
Flessibilità nei Piani Nutrizionali: L'evidenza che l’anabolismo postprandiale sia prolungato consente maggiore libertà nella distribuzione giornaliera delle proteine.
Ottimizzazione delle Dosi: Le linee guida cliniche potrebbero considerare dosaggi superiori a quelli attualmente raccomandati, soprattutto in contesti terapeutici.
Monitoraggio Personalizzato: La capacità individuale di utilizzare grandi quantità di proteine potrebbe variare in base a fattori come età, stato di salute e livello di attività fisica.
Conclusioni
Lo studio di Trommelen et al. fornisce nuove evidenze sulla capacità del corpo umano di sfruttare dosi elevate di proteine per sostenere l’anabolismo muscolare.
Questi risultati aprono la strada a strategie nutrizionali innovative per ottimizzare la sintesi proteica e migliorare la salute muscolo-scheletrica in vari contesti clinici.
Rimangono però necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno le implicazioni a lungo termine di tali approcci.
Link all'articolo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38118410/